Si tratta della manifestazione più rappresentativa del paese di Foiano della Chiana e si svolge tra febbraio e marzo per un totale di 5 domeniche, oltre alla rievocazione estiva (ultimo weekend di giugno) con il Carnevale sotto le stelle. È il carnevale più antico d’Italia, giunto con il 2019 alla 480esima edizione ed è considerato tra le più importanti manifestazioni del genere in Italia, sia per le spettacolari coreografie sia per la sua tradizione storiografica.
Alla base della manifestazione c’è la gara tra i 4 cantieri Azzurri, Bombolo, Nottambuli e Rustici, che realizzano, avvalendosi di veri maestri della cartapesta e da tecnici della meccanica, grandissimi carri (i cosiddetti “giganti di cartapesta”) che sfilano di fronte ad una giuria formata da esperti d’arte di livello nazionale. Musica, divertimento, spettacoli e animazione per i più piccoli fanno da cornice a questo meraviglioso evento, che ogni anno attira migliaia di visitatori nel piccolo paese della Valdichiana.
La Settimana Santa è particolarmente sentita dai foianesi, ma grazie alla spettacolarità degli eventi che si susseguono è in grado di affascinare anche coloro che non vivono a Foiano, grazie all’aria di tradizione, misticismo e sacralità che si respira tra i vicoli del piccolo paese nel corso di questa settimana.
L’antica Compagnia della Santissima Trinità (XVI sec.) si occupa ancora oggi dei riti della Settimana Santa; la chiesa della Collegiata di San Martino ne è il palcoscenico privilegiato e la cerimonia del Volo del Cristo risorto (che avviene alle ore 24 della notte del Sabato Santo) ne è lo spettacolo più significativo.
Il rito risale al 1600, ha lo scopo di festeggiare la Resurrezione di Cristo ed ha come protagonista una statua lignea di 600 kg raffigurante il Cristo risorto datata 1681 e conservata durante l’anno presso la chiesa della Ss. Trinità.
Allo scoccare della mezzanotte, al suono di 3 rintocchi di martello sul grande portone della Collegiata, la statua entra in Chiesa portata a spalla dagli uomini della Compagnia negli abiti tradizionali, che percorrono di corsa la navata della Chiesa, accompagnati dalla banda che suona, dallo scoppio dei mortaretti e dalle grida di gioia ed esultanza dei fedeli.
La mattina della Domenica di Pasqua ed il martedì successivo, la statua viene portata a spalla in processione per le vie di Foiano e giunta in Piazz’Alta, viene salutata dallo scoppio di oltre 25000 castagnole, che sono collegate tra di loro e scoppiando una dopo l’altra in modo molto rapido formano un rullo di incredibile potenza e durata e da qui il fatto che tale evento prende comunemente il nome di “rullo”.
È la più antica in Italia. Dal 1968 ininterrottamente, ogni prima domenica del mese e il sabato precedente, nella centralissima Piazza Grande e nelle vie del centro storico di Arezzo, la Fiera intrattiene i suoi visitatori con una grande varietà di espositori di antiquariato che propongono i loro oggetti d’arte, i mobili, i gioielli e i bijoux, gli orologi, i libri e le stampe antiche, gli strumenti scientifici e quelli musicali, i giocattoli, la biancheria d’antan e ogni tipo di collezionismo.
È una meta imperdibile per appassionati e addetti ai lavori alla scoperta e alla ricerca del pezzo raro o curioso. La Fiera offre un vastissimo assortimento di modernariato, vintage e artigianato di qualità.
È una delle manifestazioni di origini medievali più antiche in Italia. Si svolgono ogni anno due edizioni nel suggestivo scenario di Piazza Grande: una nel penultimo sabato del mese di giugno, e l'altra nella prima domenica del mese di settembre. Partecipano alla Giostra del Saracino i quattro quintieri: il Quartiere di Porta Santo Spirito, il Quartiere di Porta Crucifera, il Quartiere di Porta del Foro ed il Quartiere di Porta Sant'Andrea.
La manifestazione ha origini Medioevali, persino Dante ne parla nel canto dell'Inferno della Divina Commedia. L'obiettivo della gara è quello di colpire a cavallo con una lancia lo scudo del cosiddetto Buratto, un fantoccio che rappresenta il "Re delle Indie" e facendolo roteare su se stesso con un meccanismo a molla. Successivamente bisogna infatti schivare il mazzafrusto imbracciato dal Buratto: quando viene colpito lo scudo questo si gira velocemente, e potrebbe quindi colpire di ritorno il fantino.
La Giostra del Saracino viene preceduta da una esibizione degli sbandieratori, dei tamburi e delle chiarine del gruppo storico Città di Arezzo. Suggestivo il corteo storico, con oltre 300 figuranti con vestiti dell'epoca, che sfilano per le strade della città.
Cortona è arte e storia, ma anche culla per tanti gustosi e vivaci appuntamenti culturali ed enogastronomici. Lo spazio dedicato al folclore è fissato ogni anno nella seconda domenica di giugno, quando Cortona si tuffa nel Medioevo, proponendo la “Giostra dell’Archidado”, gara d’abilità tra i balestrieri dei cinque rioni cittadini. L’evento è anticipato da numerose serate a tema che vedono la partecipazione di oltre trecento figuranti.
Appassionati e professionisti del mondo dell’immagine non possono mancare, sempre nel periodo estivo, al Festival internazionale “Cortona On The Move”, che porta ogni anno in città l’eccellenza della fotografia contemporanea con grandi nomi di caratura mondiale. Le mostre trovano spazio all’interno di suggestive e particolari location del centro storico oltre che all’interno della Fortezza del Girifalco.
È la corsa di cavalli storica più famosa d'Italia. Si svolge due volte l'anno in piazza del Campo a Siena nelle date 2 luglio e 16 agosto. Si tratta di una tradizione che dura per ogni edizione ben quattro giorni, dalla mattina del 29 giugno fino alle gare del 2 luglio (Palio della Madonna di Provenzano) e, ancora, dal 13 al 16 agosto per il Palio dell'Assunta.
La gara consta di tre giri di piazza del Campo, su una pista fatta con un misto di sabbia e "tufo" di 10 cavalli e fantini in rappresentanza delle contrade della città. Vince il cavallo, con o senza fantino, che completa per primo i tre giri.
Si svolge ogni anno l’ultima domenica di agosto a Montepulciano. Si tratta di un’ardua e avvincente gara in salita tra le otto contrade della città di Montepulciano. In passato gareggiavano con i cavalli e oggi con le botti. Le botti, dal peso di circa 80 kg ciascuna, vengono spinte e fatte rotolare da due atleti per ciascuna contrada detti “spingitori”, lungo il percorso in salita di circa 1800 metri che si snoda tra le suggestive vie del centro storico della città poliziana fino all’arrivo situato sul sagrato del Duomo in Piazza Grande.
La gara è tradizionalmente preceduta da un curato e affascinante corteo storico composto da oltre trecento figuranti che si muove per lo stesso percorso, offrendo giochi di bandiera e immagini d’altri tempi.